martedì 10 marzo 2015

Le Silla nude ed il sexy tacco a cerniera


 

Il colore e la forma di queste scarpe sono attualissimi anche se datano 2013. Ne ho trovato scritto sul web solo sul sempre aggiornatissimo Very Cool, Oh my Shoes ma è una creazione simpatica anche per questa prossima estate 2015. Il colore beige (o nude) è bellissimo per l'estate che farà senz'altro risaltare le belle gambe abbronzate. 

Un paio di scarpe di questo colore va bene, SEMPRE. Anche questo è un passpartout utile in ogni momento. La forma, leggermente appuntita, slancia la figura. Lo vedo assieme ad un tailleur chiaro, ma anche blu o nero (se abbinato con una borsa in tinta: o del colore della scarpa o del vestito naturalmente).

Un plauso alla fantasia della maison e al design: il tacco a cerniera (semi aperta...) è una chicca di lusso. E davvero molto sexy.


giovedì 5 marzo 2015

Il Fashion nei Film: Grace Kelly e il Paris Dress

 
 "Un abito dovrebbe essere stretto abbastanza per mostrare che sei una donna e sufficientemente morbido da provare che sei una signora" 
(Edith Head - cit. tratta dal sito Aforisticamente.com)


Esistono abiti, consacrati da pellicole più o meno nobili e protagonisti, che hanno scritto e continuano a scrivere e a dettare le regole della moda. Un esempio su tutti? Grace Kelly (forever).

Sfido ogni autentica fashion victim a non desiderare ardentemente di possedere ed indossare almeno uno dei modelli, uno qualsiasi, di tutti i leggendari film da lei interpretati. Uno qualunque 'dal mazzo' è davvero superbo.
E francamente, avessi davvero tanti soldi da spendere, me ne farei fare qualcuno su misura, con gli opportuni aggiustamenti. Non è ancora detto che non lo farò...

Quello che ho scelto nella clip del Maestro Hitchcock è in assoluto il mio preferito. Attuale sempre: atemporale e magnetico.

(E' l'abito più celebre della storia del cinema: leggere qui )

Lo sapevate che... 

Quei furbacchioni della Mattel hanno anche creato la serie 'Barbie Grace Kelly'? E ovviamentee non manca all'appello la Grace di Rear Window

 

martedì 3 marzo 2015

Il Diavolo veste Prada. E gli Angeli?



LUIHa chiamato il medico e la tua amica da Zara -
LEI – Che dicono?! -
LUI – Ti restano 2 mesi di vita e la tua taglia c’è ancora -
LEI – DIO TI RINGRAZIO! -
 

(m4gny, Twitter citazione tratta da Aforisticamente.com )

Non l'ho ancora sottolineato ma vorrei farlo ora: questo non è il solito blog riuffiano che mette in vetrina le grandi firme e le osanna con vacui commenti. Intanto perchè ce ne sono già tanti e poi perchè chi lo scrive è una ragazza normale. E trovo che i fashion addict possano trovare utili e interessanti alcuni consigli racchiusi qui. Chiusa parentesi.

Tutte noi adoriamo la moda ma c'è un limite: non certo a quello che il denaro può comprare, ma a quello che  possiamo comprare con i nostri stipendi (ed anche con il nostro buon senso). Irriducibili Shopaolic che non siamo altro, povere noi (è il caso di dire). Per fortuna c'è dea Kinsella con i suoi racconti di shopping comico e sfrenato che ci fa evadere un po'. 

Proprio come Zara. 

Si perchè ogni volta che mi tuffo nell'universo di modelli sempre nuovi, in un turbinio di novità continue, mi rendo conto che Zara è davvero un'oasi. E' frequentata da VIP e da ragazze normali, semplici. Ragazzine che escono da scuola e signore di una certa età. Pure le commesse sono gentili! Altro che quelle stronze di Pretty Woman. Un riferimento per tutti, un compromesso democratico dove ci si sente davvero 'a casa propria'.

Avete presente quelle boutique nelle quali iniziano subito a guardarti storto se non indossi almeno 5mila euro? Ecco.

Zara infonde sicurezza ed è un ambiente easy. Ed è in negozi come questo che entra in gioco il vero buon gusto. La classe. La capacità di creare accostamenti raffinati e adatti a ciascuna occasione a prezzi ragionevoli. Creare un look davvero bello non è da tutti. Nemmeno per le billionaires e le loro carte di credito a fondo perso.

Certo marchi come Louis Vuitton, Chanel, Hermes, Gucci eccetera sono mitici e scrivono la storia della moda. Ma un posto nel grande Olimpo del fashion, oggi più che mai, lo hanno anche Zara o Massimo Dutti. Benetton e Sisley. Morgan e Naf Naf (per citare due francesi).

Per essere 'notate' nel nostro look sfavillante, davvero a volte non servono migliaia di euro: è solo una questione di buon gusto. Dunque sono arrivata a questa conclusione: se il Diavolo veste Prada, gli Angeli vestono Zara. 

Chi è meglio?

lunedì 2 marzo 2015

Una mano elegantissima

"L'amore vero si dispera o va in estasi per un guanto perduto o per un fazzoletto trovato, e ha bisogno dell'eternità per la sua devozione e le sue speranze. 
Si compone insieme dell' infinitamente grande e dell' infinitamente piccolo"
 

Victor Hugo

La dolcezza di questa frase è direttamente proporzionale all'eleganza della mano nascosta qui accanto.

Guanti lunghi o lunghissimi, un must per la sera, per un appuntamento intrigante o una notte all'opera: opportuni come un cappellino a tesa larga indossato in piena primavera all'ora del the, chiudo gli occhi e lo vedo, in un bistrot parigino.

I guanti lunghi, scelti come accessorio per una serata, sono un tocco principesco senza zempo. Un complemento al quale di rado si pensa però. Peccato. Un modello semplice, come questo, arricchisce (davvero con poco) e dà un tocco di originalità a qualsiasi tubino, abito smanicato...

Eleganza e classe qui si fondono: celano complici le mani nude, avvolgendole in una carezza misteriosa. Calda e morbida. Quelli che indosso nell'immagine sono in velluto nero. Pagati una somma inferiore ai 50 euro.

Oltre alla mia mamma che ne aveva tre paia (in raso nei colori nero, rosa pallido e bianco), sapete chi mi ha fatto innamorare di questo accessorio 'da favola'?




sabato 28 febbraio 2015

Pochette Eva Louis Vuitton: una borsa furba

"La borsetta è un privilegio femminile concepito secondo una formula magica, come la lampada di Aladino o le tasche di Eta Beta"  (Gianni Monduzzi, Della donna non si butta via niente)


Chi non ha ancora trovato un buon motivo per acquistare una Louis Vuitton in Damier Azur è servito: si avvicina l'estate. 
Mi pare un validissimo motivo, no?! 
Naturalmente no.
Era per dire...

Comunque, Damier Azur è la fantasia che ritorna a brillare nella bella stagione, come le coccole delle onde che ci accarezzano la pelle quando ci stiracchiamo pigre sulla battigia. Qundi il mio consiglio è questo: se state pensando ad 'investire' in una Vuitton, con l'avvicinarsi dell'estate sfruttere di più una con stampa damier azur.

Personalmalmente le mie LV in tela chiara le tiro fuori dall'armadio a contare dal 21 marzo. Sono un po' 'svizzera' in questo, mi piace avere una selezione di borse riservate al mare e alla spiaggia, simbolo più allegro del caldo e del dolce farniente.  E poi si conservano meglio e più a lungo, il che non guasta mai.

Va da sè che le borse con stampa logo 'LV' le classiche o in Damier Ebène (gli scacchi scuri) le prediligo per l'autunno/inverno. Eccezion fatta, d'estate appunto, nel caso si gradisse sfoggiare un look caldo total-brown o total-gold: in questo caso una bag color cioccolato ci sta.

Perchè vi racconto di questa borsa (pochette Eva in damier azur): anche se non è propriamente considerata una It-bag è una borsetta 'furba'. Il prezzo è poco sopra i 500 euro, quindi un investimento tutto sommato fattibile. La si può indossare con la sua tracollina che dà un tocco più sportivo. Oppure, gettata via la tracolla, solo con la sua catenina dorata, eccola che si presta per le sere d'estate. Abbinata ad un abito bianco lungo o corto, è un tocco di colore, senza eccessi, a completare un look fresco e chic.
E se si ha un corpo tonico ed abbronzato è il top.

giovedì 26 febbraio 2015

Le Lady Peep in vernice nera


"Ci sono due cose di cui non ne hai mai abbastanza. Buoni amici e buone scarpe"
(Carrie Bradshaw - Sarah Jessica Parker, Sex and the City)


 Sono il feticcio immancabile nella cabina armadio di ogni fashion victim che si rispetti. Questo paio dell'immagine supera di un po' i 600 euro sonanti (NB corre l'anno 2015). Ma è un grande classico, (per ora) intramontabile del Maestro Loubi - inchino - che, in un battito di ciglio, tra una spennellata di mascara ed una di rossetto, ci fa guadagnare 15 centimetri netti di altezza in più, spalmati sull'iconica e luccicante suola rossa. Che, sotto sotto... (appunto) è l'anima di questa Maison. L'atout che non ti aspettavi e che trasforma una scarpa elegante in un oggetto del più terreno desiderio.

Io ci sono stata dietro un annetto: quando le cercavo on-line c'era la scelta fra le solite taglie minimal 35 ed oversize 41 perchè non ci sono mai le mezze stagioni e forse, la butto lì, neppure tanta crisi. Out of stock per mesi e mesi. E quando finalmente le ho trovate (un'unica sorridente e snob taglia 38) nell'eleganitssima boutique, bella e silenziosa come la gioconda, non ho avuto il contante 'da investire', come Kinsella ci insegna. E' inutile consolarsi con i proverbi dei nostri nonni: ormai chi ha il pane i denti se non ce li aveva, se li è rifatti d'oro zecchino.

Dopo molte peripezie, trovati la taglia e i fondi, da qualche tempo, le preziossisime Lady Peep in vernice nera sono mie.
E naturalmente non le metto mai. 
Ma se proprio come me, bramate un paio di Loubi, queste sono senza dubbio le più versatili: passpartout sia per l'inverno sia per l'estate, per una serata casual ma fashion. E perfette per qualsiasi red-carpet.